28 Maggio 2015

Parola d’ordine!

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Quante volte ci siamo sentiti dire che le parole sono importanti? Lo so è una citazione da un film di Nanni Moretti, ma che volete? Continuiamo così, facciamoci del male!
Quante volte ci siamo sentiti dire che le parole volano e lo scritto resta? Lo so ce lo dicevano soprattutto a scuola, ma anche dalla più nota “Parole Parole Parole”!
Quante volte abbiamo raccontato stupidate immani per fingerci altro da noi? Il caro vecchio Fantozzi ce lo ricorda bene col suo: “sono stato azzurro di sci!”.
Con le parole possiamo dire tutto e il contrario di tutto! Come mai?
La risposta è semplice, in fondo le parole sono strumenti, con i quali comunichiamo con gli altri, esprimiamo emozioni, formuliamo richieste e molto altro. La parola in sé, dunque, ha un valore relativo. Il vero significato lo da la persona che la usa con il suo voler comunicare emozioni, idee o per il semplice bisogno di comunicare. Andando in fondo, quindi, le parole sono sì degli strumenti ma sono anche piene di significato, e non sono solo banalità.
Uso la parola banalità non a caso perché alcune parole hanno visto nel tempo un cambiamento di significato rispetto a quello originario, parole come “buono” o “giusto” con il passare del tempo hanno subito un cambiamento di senso, non vengono più utilizzati per indicare qualità, hanno perso il loro valore e ora sono adatte al massimo per fare del buonismo in un film della Disney.
Per me essere buoni come persona significa stare dalla parte dei deboli contro i forti, dalla parte del 99% contro l’1% per fare un esempio, e essere giusti significa agire di conseguenza.
Per me un esempio di persona buona e giusta è quella che venerdì 15 a Perugia ha protestato contro Salvini e la sua becera cricca fascista.
Per me un esempio di persona buona e giusta è l’insegnante in lotta contro la riforma Renzi e le prove invalsi.
Per me un esempio di persona buona e giusta è quella persone che lotta per la libera circolazione di persone nel mondo.
Non pensate che sia semplice buonismo o vuota retorica, perché come dice Albus Silente: “E’ venuto il momento di scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile”.

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