MUSICA E RADIO

30 Ottobre 2014

POSTumi | Cosmic Octave – TERRA

TERRA LOCPer raccontarvi quella che è stata la serata stoner Cosmic Octave-TERRA di venerdì 24 ottobre, la prima scena che mi viene in mente è : il Dio (orso) dei fonici che si presenta con una cassetta di “brugni” (di prugne) ed esordisce con <<Dimme che n’avete scablato l’impianto>>.

<< Stà senza pensier!>> e un sorriso a trentasei denti si stampa sulla faccia del Gatto manco gli avessimo promesso birra gratis per tutta la serata (le soddisfazioni).

La serata, organizzata da Highway 318, ha in scaletta due gruppi: gli Hogzilla (stoner duro e puro da Martinsicuro ) e i Naga (blackened doom trio da Napoli). Fatto il sound-check e mangiata la famigerata pasta al pesto del Mattatoio è tutto pronto per far venire giù i vetri alle finestre, ma non prima di riuscire ad incastrare gli ospiti nello studio de Lautoradio per strappagli due interviste.

Aprono gli abruzzesi, per la prima volta in queste “inquietanti lande umbre”. La sala si riempe e dagli ampli inizia un susseguirsi martellante di sonorità distorte e bassi (questi non toccano le note medio-alte manco se gli spari” [cit. il batterista]), Il cantante rischia le coronarie ma il tutto assume la forma che deve, un sound autodefinito in pieno stile Biancombra (si scherza), “roba pesa” insomma.

Dopo il saluto al conterraneo “Mimì maschio alfa da Roccamontepiano” è il momento dei Naga. I napoletani, anche loro per la prima volta a Perugia, seguono sonorità che vanno dal black metal al doom passando per lo sludge. Nel pogo generale si avvistano rotule, teste e poltrone volare da un lato all’altro della sala, ma tranquilli…nessun ferito.

Serata riuscita insomma!

Chiudo con un saluto e un ringraziamento agli Hogzilla, ai Naga ma soprattutto a Highway 318.

 

PS:Se il report vi è sembrato poco esaustivo, bhè…allora non vi resta altro che venire a vedere di persona cosa accade da queste parti.

PPS: di seguito la galleria foto e le interviste ai gruppi

22 Ottobre 2014

POSTumi | Ladri di Sport – dalla competizione alla resistenza

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Ladridi SportLadridi SportladriwebLa costruzione dei Mondiali ’14 in Brasile è un’occasione per vedere le conseguenze che un “grande evento”, in questo caso sportivo, ha sulla comunità del Paese che lo ospita. Un’analisi chiara di queste dinamiche la troviamo all’interno del libro “Ladri di Sport. Dalla competizione alla resistenza” di Grozny e Valeri. Il libro è stato presentato lo scorso sabato al csoa ex Mattatoio, attraverso un incontro con uno degli autori, Ivan Grozny. Il colloquio è stato ricco di domande, chiarimenti  e spunti di riflessione riguardo il rapporto fra sport-business, esperienze di sport dal basso e il rapporto fra questi temi e la vita della comunità che li ospita, in Brasile e, più  in generale, nel mondo.
L’incontro è stato accompagnato dalle immagini del documentario “Fora da Copa“. Un viaggio fra le favelas e i quartieri di Rio per comprendere, anche in maniera visiva, il contesto in cui hanno agito e agiscono i cosiddetti “ladri di sport dall’alto“. Essi sono indicati come la causa per cui un grande evento, come i mondiali, influenza la vita del Paese che lo ospita, non solo nel breve periodo del suo svolgimento, ma anche, ci ricorda Grozny, in quel lungo lasso di tempo che inizia con al messa in moto dell’organizzazione e della distribuzione degli appalti e che si conclude solo quando il Paese ospitante riesce a recuperare le spese affrontate (per i mondiali di Italia ’90 i contribuenti stanno ancora pagando; e tanti auguri per expo ’15 a Milano!).
Ad opporsi a queste logiche, spiega Grozny, troviamo invece quei numerosi esempi di quelli che potremmo definire “ladri di sport dal basso“. Si tratta delle varie polisportive o palestre popolari e tutte le esperienze che riescono a valorizzare la pratica sportiva come forma di aggregazione sociale. In questo gruppo possiamo trovare le varie esperienze che promuovono dal basso l’antirazzismo, l’antisessismo, ecc… o, ancora, attività rivolte ad esempio, ai disabili e ad ogni categoria che tenda ad essere emarginata nella società.
Grozny ci fa inoltre notare come il ladro di sport, in fin dei conti, sia chiunque lo pratichi per pura passione. Questo perché molte delle principali discipline sportive, in contesti borghesi altolocati, accessibili solo ad una certa élite. Il fatto che tali sport non siano oggi esclusivi è già di per sé un “furto” che possiamo felicemente rivendicare e che possiamo usare contro i ladri di sport dall’alto.[/vc_column_text][vc_gallery type=”flexslider_fade” interval=”3″ images=”1177,1185,1176,1175,1174,1173,1172,1171,1170,1169″ onclick=”link_no” custom_links_target=”_self” img_size=”450×300″][/vc_column][/vc_row]

11 Ottobre 2014

POSTumi | IL VENERDI del MALE

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Le serate del CSOA Ex Mattatoio

12 Giugno 2014

Sonico Blog | Afterhours “Hai Paura Del Buio (reloaded)”

afterhours

 Afterhours “Hai Paura Del Buio? – Special Edition”
2014 (Universal) | alt-rock

Gli Afterhours scelgono di festeggiare il diciassettesimo compleanno dell’album più significativo della loro carriera: “Hai Paura Del Buio”. Lo fanno con un’edizione speciale che comprende il remaster dell’opera e un “reloaded” dove artisti di estrazioni diverse ne reinterpretano i pezzi. Qui si parte con l’intro/title track dove il nipponico Damo Suzuki reinventa il noise della versione originale infarcendola di un soliloquio parlato in stile Tom Waits. E’ il turno di “1.9.9.6.” dove un perbenista Edoardo Bennato evita il turpiloquio blasfemo dei primi versi sostituendoli con altri suoi che sanno un po’ di autocelebrazione e che a mio avviso snaturano abbondantemente il pezzo che viene replicato senza particolari novità. “Male Di Miele” viene affidata agli Afghan Wigs che sfoderano un interessante arrangiamento con particolari tinte elettroniche senza esagerazioni o squilibri. La strana coppia Afterhours – Negramaro riedita la stupenda “Rapace” senza riuscire però a stupire, affidando allo standard vocale di Giuliano Sangiorgi parti che risultano monotone e forzate. Il primo sprazzo di indie italiano lo si ha con i romani Luminal che però rendono irriconoscibile l’irruenta “Elymania” stravolgendone completamente la struttura del pezzo affogandolo in suoni e ritmiche poco appropriati. Si torna ad un ospite straniero, Mark Lanegan, con una piacevole ma poco incisiva versione di Pelle dove si cambia veramente poco. Potente e diretta la reinterpretazione di “Dea” da parte del Teatro Degli Orrori che la fanno completamente loro e la esaltano con i parlati deliranti di Pierpaolo Capovilla. Dolce e riflessiva “Senza Finestra” riproposta da Joan Wasser meglio nota come Joan as Policewoman che arrangia bene e ben duetta in alcune parti con Manuel Agnelli. Un’ottima accoppiata risulta quella formata da Der Maurer e Le Luci Della Centrale Elettrica che propongono un’azzeccata versione “orchestrale” di “Simbiosi”. Senza infamia e senza lode risulta la proposta di Samuel Romano dei Subsonica su una troppo ricopiata “Voglio Una Pelle Splendida” alla quale non viene fatto nessun ritocco importante. John Parish riadatta magistralmente “Terrorswing” esaltata da chitarre acide, trombone e atmosfere blues. “Lasciami Leccare L’Adrenalina” viene affidata ad Eugenio Finardi che altera il testo in alcune sue parti e che comunque non risulta molto convincente nel nuovo arrangiamento del pezzo. La vera e propria sorpresa di questo progetto è rappresentata dai Bachi Da Pietra che fanno rinascere “Punto G” con un nuovo vestito noir lasciando spazio anche a buone incursioni vocali di Agnelli. Bella e graffiante la “Veleno” qui proposta da Nic Cester che la incattivisce portando la voce all’estremo. Dolce e quasi onirica la versione di “Come Vorrei” del britannico Piers Faccini che ben duetta con il frontman degli Afterhours. Fuzz Orchestra e Vincenzo Vasi affidano la riedizione di “Questo Pazzo Pazzo Mondo Di Tasse” a sonorità troppo Mike Patton/Phantomas che risultano largamente forzate. L’estro e la maestria degli ormai noti Marta Sui Tubi riformulano una splendida “Musicista Contabile” alternando stop & go roccheggianti a rilassate pause con piano e violini. Ai giovani Ministri viene affidata “Sui Giovani D’Oggi Ci Scatarro Su” che ripropongono con una buona attitude punk rendendola potente al punto giusto. Rachele Bastreghi duetta con Agnelli in una “Mi Trovo Nuovo” dal vestito piacevolmente elettronico dove i sinth la fanno da padrone. E adesso la proposta di Cristina Donà e Robert Wyatt che danno maggiore armonia ad una già splendida “Televisione” con piccole ma significative trovate sperimentali. Il disco si conclude con un bis: “Male Di Miele” reinterpretata da Piero Pelù che insieme ai nostri ricalca un po’ troppo la versione originale. In conclusione, il disco alterna prestazioni ed accoppiate molto interessanti a matrimoni azzardati che mal celebrano una delle opere più importanti del rock italiano degli ultimi 20 anni.

 

D.o.C.

10 Giugno 2014

LAUTORADIO FEST Alt(r)e Frequenze

LAUTORADIO FESTNel corso degli ultimi mesi, diverse realtà associative e singolarità che operano nella città di Perugia, si sono incontrate e riunite con la volontà di intraprendere un percorso comune che si è concretizzato nella realizzazione di uno spazio di confronto e discussione allargato che ci ha portati alla nascita del progetto LAUTORADIO.
LAUTORADIO nasce come aggregatore di blog con l’obiettivo di realizzare anche una web radio.
L’idea è nata dall’importanza che oggi ha la messa in rete e la socializzazione delle conoscenze, delle esperienze, dei saperi, valorizzando la pluralità e la molteplicità dei contributi che i singoli soggetti che prendono parte al progetto offrono.
Per questo vi aspettiamo numeros@ per LAUTORADIO FEST:
– ore 16:00 Presentazione de Lautoradio
– ore 17:00 Workshop (gestione di un blog, produzioni transmediali, formazione sulle dirette streaming)
– ore 18:00 Lautoradio on Air (Spazio radio con interviste e musica).

Visita il blog:  http://lautoradio.com/

Con il contributo dell’Assessorato alla Cultura e politiche sociali del Comune di Perugia – Servizio Informagiovani e politiche Giovanili.

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