I consigli musicali e le storie di Peter Dark – Marzo 2022
Peter Dark da sempre ascolta musica, una vita dedicata ai suoni e alle scene che ne sono emerse. Di questo mondo continua a farne parte, con la stessa curiosità di quando negli anni 80 zaino in spalla percorreva miglia per comprare un disco.
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Per Lautoradio inizia a curare questa rubrica con le novità più interessanti del mese.
Mentre aspettiamo con trepidazione il ritorno dei grandi e indimenticabili Not Moving (ora Not Moving L.T.D.) con il nuovo album Love Beat, in uscita a fine marzo, con influenze ancora più marcate Fuzztones e Gun Club, facciamo una piccola carrellata di dischi da gustare in questo periodo di autentico caos.
Neanche il tempo di goderci il momento di popolarità che Isaac Woods, leader, voce, testi e chitarra, dei Black Country New Road è uscito dal gruppo! Ma nonostante questo i Black Country New Road escono con un album, Ants From There, molto più cupo e “nero” rispetto all’esordio; gran bel disco.
Sullo stesso filone dei sopra citati Black Country New Road, in linea anche con le sonorità in stile Black Midi, segnalo l’album Thousand Shadows dei francesi You Said Strange e l’esordio dei londinesi Caroline, titolo omonimo, per la storica etichetta Rough Trade.
I Jerome, invece, ci riportano nel mondo post punk e industrial di band seminali come Throbbing Gristle e Test Department: l’album LP2 del duo italo-greco è una piacevole, graffiante e disturbante sorpresa!
Disco molto interessante è anche Subtle Realms, Subtle Worlds degli sloveni Shadow Universe, che ci toccano il cuore con quei suoni epici e romantici di scuola Mogway. Post-rock struggente per cuori feriti!
E chiudiamo con due ristampe.
La prima è un gioiellino targato Alan Vega dei mitici Suicide, un 7″ da collezione con due brani stranianti e rumorosi, un tuffo nei vecchi tempi. Disco da collezione!
La seconda ristampa riguarda i nostrani (Napoli) Panoramics che avevano inciso nel 1989 il loro unico album Bugie Colorate, prodotto tra l’altro da Peter Gordon: Songs From The Floating World, stampato da Onde Italiane, è invece il disco delle loro prime incisioni risalenti ai primi anni 80. No wave, Jazz malsano, sax alla Contortions… insomma un gioiellino che è giusto conoscere.
Alla prossima!
Make noise not war
Da questo mese di marzo, disseminato tra le pagine dei consigli musicali, troverete un racconto di Peter Dark, uno scritto sognante oppure una riflessione sul sogno che sgretola in immagini e pensieri soffusi.
Sei capitoli di un cerchio che non si chiude.
Bad medicine waltz
1
Ho sognato novantasei lacrime!
Le ho contate tutte, dalla prima all’ultima
e ognuna di loro aveva un colore e un sapore diverso…
e questo mi dava una piacevole sensazione.
Da quanto tempo mi tappo gli occhi con una benda di velluto?
Da quanto tempo ascolto il suono del silenzio?
E quello delle note…
Da quanto tempo le afferro e poi le lancio via, lontane, nel vuoto del mio animo?
Ho sognato novantasei lacrime!
E le volevo trattenere, convincere a restare, farle rimanere
tenerle nello scrigno dei miei ricordi più belli.
Ma loro sono scappate via, come farfalle impazzite
e io ho capito e ho provato a sognare di nuovo
tenendo gli occhi aperti, guardando il nulla.
Ho serrato le labbra, forte, fino a farle sanguinare
e il rosso rubino del mio sangue ha attirato una delle lacrime
e si sono mischiate formando una lunga scia luminosa
e una soave voce ha preso a cantare e il mio corpo ha iniziato a muoversi
e ti rivedo lì, sdraiata diafana a guardare il nulla
nell’abisso del mio esistere.
2
L’amore non esiste. O meglio…
se esiste ha dimenticato di passare da queste parti.
Chiudo gli occhi in cerca di qualcosa che mi tenga fermo,
ma il vuoto scivola tra le mie dita.
Ho dolori lancinanti, per tutto il corpo
picchiano forse i ricordi, fanno tanto male.
L’amore esiste e dondola dalla luce che chiude il sipario divertito
e canta a squarciagola, sorrido. Non riesco ad alzarmi.
Tra me e il muro ci sono un carillon rosso rame stonato.
Hanno rotto il mio walkman, ho rotto il mio walkman
la cassetta è lì, lasciata lì, sotto la pioggia…
Chi conosce The Killing Moon a memoria? L’amore non esiste.
I miei sogni attraverso il tempo e il mio animo si trasforma.
Adoro lasciarmi andare completamente
perdermi nei gorghi di tetri e cupi pensieri
e poi ritrovarmi nudo e flagellato
sorridente e pieno di lacrime.
Novantasei, 96, novantasei
Pensavo a quando ero diventato clown,
con la faccia dipinta di rosa e vestito tutto di azzurro
una tuta azzurra con decine di stelline bianche disegnate disordinate
e cadevo, ridevo, urlavo e guardavo i volti paonazzi
grassi vuoti
saltare divertiti dalle sedie
e gridavano, volevano sempre di più.
A volte mentre li guardavo, pensavo all’amore e lo cercavo inutilmente
per poi finire a terra preso a calci da un nano!
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