8 Giugno 2020

No justice No peace

CONDIVIDI

Anche Perugia scende in piazza per Black Lives Matter.

Il tempo che stiamo vivendo lo percepiamo in fermento, come punto di rottura di un sistema e come tempo dei cambiamenti. Le proteste per il caso “non isolato” dell’assassinio di George Floyd ucciso dalla polizia di Minneapolis, sono uscite fuori dei confini nazionali per riempire le piazze di tutto il mondo e in questa settimana anche di molte città italiane. La voce che si alza è una sola, chiara e precisa : No justice No peace.

Non può esserci pace senza giustizia, non si possono fermare le fiamme della protesta che ormai dilaga per tutto il pianeta senza riconsiderare le disuguaglianze sistemiche del capitalismo, non può esserci armonia in un mondo (e un modo di vivere) fondato su razzismo, sessismo, discriminazioni e abusi in divisa.

La piazza perugina del 7 giugno ha chiaro il punto della questione.

Tante e tanti giovani hanno riempito con i loro corpi e le loro voci il centro città per un intero pomeriggio, sono stati in ginocchio con i pugni alzati per 8 minuti e dagli interventi si è percepita un’analisi lucida e contestualizzata della situazione.

La richiesta di giustizia però, non si esaurisce al caso Floyd, ma si estende a tutti gli altri casi di abusi in divisa, dei morti nel Mediterraneo, dei lager in Libia, delle violenze sulle donne migranti e non.

La percezione, come dicevamo, è di essere nel tempo giusto per cambiare lo stato di cose presenti.

Un mondo giusto può immaginarsi solo se le vite di tutt* valgono.


Leggi anche:
Intervento di KARLENE GRIFFITHS SEKOU al Postmodernissimo di Perugia (parte 1)
Intervento di KARLENE GRIFFITHS SEKOU al Postmodernissimo di Perugia (parte 2)


Alcune foto della giornata

Scroll to top