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Dal 20 ottobre 2022 Alfredo Cospito, anarchico individualista cinquantacinquenne, incarcerato da anni per diverse azioni da lui stesso pubblicamente rivendicate, è in sciopero della fame contro il regime di detenzione del 41bis e l’ergastolo ostativo a cui è sottoposto ormai da diversi mesi.

La sua non è solo una protesta personale, ma una battaglia politica contro il 41bis e l’ergastolo ostativo in generale, battaglia che dichiara di voler proseguire con forme diverse in caso gli venissero revocati tali provvedimenti e che invece, in caso contrario, porterà avanti fino alle estreme conseguenze.

Perugia, iniziativa alla mensa universitaria di via Pascoli


>> Aggiornamenti 14 marzo – Tribunale del Riesame di Perugia.

” Si è conclusa l’udienza del riesame bis dell’operazione Sibilla. La Procura ha schierato i suoi pesi massimi, affiancando a Manuela Comodi il Procuratore Raffaele Cantone. Diversi gli indagati che hanno preso la parola. Tra loro Alfredo Cospito, che ha potuto salutare i compagni e ha ribadito che andrà avanti fino alla morte. Gli anarchici non hanno organizzazione, per questo è di fondamentale importanza la parola data. Il compagno era molto lucido e le sue parole cariche della sua proverbiale, intelligente ironia. “Gli unici scampi di luce sono gli atti dei miei fratelli e sorelle anarchiche nel mondo”.
Seguiranno aggiornamenti e maggiori dettagli.

Con lo spostamento dell’udienza nel carcere di capanne volevano invisibilizzare la lotta di Alfredo Cospito, non ci sono riusciti!”

da
La Faglia

Cospito

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